
Ad un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, un conflitto che secondo le stime dell’UNHCR ha spinto oltre 8 milioni di persone – tra cui la maggioranza donne e bambini – a lasciare il proprio Paese e giungere in Europa, finalmente il Consiglio dei Ministri, riunitosi in data 23 febbraio 2023, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci, del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato il decreto-legge n. 16 che introduce disposizioni urgenti di protezione temporanea per le persone provenienti dall’Ucraina. Il testo del Decreto è stato pubblicato su Gazzetta Ufficiale il 2 marzo ed entra in vigore ufficialmente a partire dal 3 marzo.
Il testo stabilisce all’art. 1 la proroga delle misure di assistenza e accoglienza già disposte in favore della popolazione ucraina fino al 31 dicembre 2023.
In particolare, al 1 comma vengono disposte:
- La prosecuzione (nel limite di 7.000 posti) delle forme di accoglienza diffusa svolta mediante i comuni, gli enti del terzo settore, i centri di servizio per il volontariato, gli enti e le associazioni iscritte nel registro già previsto dal Testo unico sull’immigrazione e gli enti religiosi civilmente riconosciuti (lett.a);
- La prosecuzione delle misure di sostentamento per l’assistenza delle persone titolari della protezione temporanea che abbiano trovato autonoma sistemazione per la durata massimo di 90 giorni dall’ingresso nel territorio nazionale per un massimo di 60.000 unità (lett. b);
- L’assegnazione anche per l’anno 2023 nel limite di ulteriori 40.000.000 euro, del contributo forfettario una tantum per il rafforzamento, in via temporanea, dell’offerta dei servizi sociali da parte dei comuni ospitanti un significativo numero di persone richiedenti il permesso di protezione temporanea (lett. c).
Inoltre, all’art. 2 è anche prevista la proroga dei permessi di soggiorno per le persone provenienti dall’Ucraina. I permessi di soggiorno in scadenza il 4 marzo 2023, che erano stati rilasciati ai sensi della decisione di esecuzione del Consiglio UE 2002/382 in materia di accertamento dell’esistenza di un afflusso massiccio di sfollati dall’Ucraina ex. art. 5 della Direttiva 2001/55/CE sulla protezione temporanea, conservano la loro validità al 31 dicembre 2023, fatta salva la cessazione della misura. Si tratta di una proroga ex lege, quindi, senza un passaggio alla Questura.
Tra le disposizioni sono anche adottate all’art. 3 misure di assistenza per i minori stranieri non accompagnati provenienti dall’Ucraina, all’art. 4 misure volte al rafforzamento della Commissione nazionale per il diritto all’asilo e da ultimo all’art. 5 disposizioni finanziarie.
Il Dl è stato approvato solo oggi, ma in realtà già lo scorso ottobre la Commissaria europea per gli Affari Interni, Ylva Johansson, aveva dato il via libera all’estensione di tale misura fino a marzo 2024 con due rinnovi semestrali.
Nell’attesa che la giustizia internazionale faccia il suo corso, la comunità internazionale è chiamata a continuare a concentrarsi sulla tutela delle vittime del conflitto ed attuare strumenti di ausilio per le persone in fuga.
La situazione in Ucraina ci insegna che una via per l’accoglienza è possibile. Auspichiamo che tali misure possano essere utilizzate anche in futuro per far fronte ad altri afflussi massicci di persone in fuga da conflitti o altre situazioni di particolare emergenza.
QUI il link al decreto legge