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Minori

In Italia sono presenti e censiti, al 30 novembre 2019, 6.369 minori stranieri non accompagnati (dati Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali). Dare protezione ai MSNA è un lavoro complesso e indispensabile, che parte dalla creazione di un rapporto di fiducia che diviene base per costruire il percorso di tutela e integrazione sociale.

Nell’ambito dei servizi rivolti all’accoglienza, il CIR riserva un’attenzione particolare ai minori stranieri.

Strenghtening guardianship system in Sicily and legal information at the northeast border

Ente Finanziatore: UNHCR
Valore complessivo del progetto: 160.108 euro
Periodo di implementazione: Gennaio 2019 – Dicembre 2019

Obiettivi del progetto: Il progetto – giunto alla sua seconda annualità – ha l’obiettivo di rafforzare la protezione dei minori stranieri non accompagnati, intervenendo in due aree strategiche italiane: il Friuli Venezia Giulia – caratterizzato da importanti arrivi di minori, inclusi non accompagnati, dalla Rotta Balcanica, e la Sicilia, regione che si attesta ancora al primo posto per numero di minori stranieri accolti, nonostante la diminuzione degli arrivi via mare. In Friuli Venezia Giulia l’azione mira ad incrementare il livello di protezione dei Minori stranieri non accompagnati (MSNA) rintracciati dalle Forze di Polizia e/o accolti nei centri di accoglienza, tramite attività di informativa e assistenza legale, capacity building e rafforzamento di un network di enti pubblici e privati coinvolti nella protezione dei minori. In Sicilia, l’azione è finalizzata a rafforzare e promuovere il sistema della tutela volontaria, attraverso il consolidamento di una rete di soggetti pubblici e attività di ascolto e supporto rivolte ai minori stranieri e ai tutori volontari.

Risultati raggiunti:
In Friuli Venezia Giulia
1) Attività di informativa legale rivolta ai MSNA:
Tale attività si è svolta attraverso colloqui di orientamento legale con i minori stranieri non accompagnati rintracciati sui territori di Trieste, Udine e Gorizia dalle Forze di Polizia e accolti, dopo il primo soccorso e la prima identificazione da parte delle Forze di Polizia, nelle strutture convenzionate per l’accoglienza emergenziale (Dijaski Dom di Trieste) e/o per l’accoglienza. Nel 2019 sono stati realizzato 212 colloqui informativi con i minori, 60 sono stati i follow up per problematiche specifiche, legate in particolare a problemi di identificazione e/o accertamento dell’età, procedure di ricongiungimento familiare, affidamento, specifiche vulnerabilità, in particolare nei casi di minori vittime o potenziali vittime di tratta. Fra le nazionalità prevalenti dei minori intercettati vi sono: la pakistana, l’afghana, la bengalese, la kosovara, l’albanese.
2) Coordinamento e Advocacy: L’attività, svolta in costante coordinamento con UNHCR, si è caratterizzata per il dialogo continuo con le principali realtà del territorio, inclusi l’Autorità regionale per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Friuli Venezia Giulia e i referenti regionali del progetto FAMI sul monitoraggio della tutela volontaria, coordinato dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, le Prefetture, le Questure, la Polizia di Frontiera e i principali enti di tutela e deputati all’accoglienza in FVG. In questo ambito, è continuata la fruttuosa partecipazione del CIR al Tavolo minori, coordinato dalla Prefettura di Trieste.
3) Brochure informativa: Nei primi mesi di progetto è stata realizzata la brochure informativa plurilingue “Sei arrivato in Italia”. Lo strumento, dedicato ai minori stranieri non accompagnati, è stato il frutto dell’attività di informativa legale rivolta ai minori giunti in Italia dalla e di un’attività di focus group con i minori, realizzatasi nel 2018. Ciò ha permesso di individuare i principali bisogni sul piano dell’informazione da parte dei minori e di elaborare uno strumento utile a migliorare il loro livello di comprensione del sistema di protezione e accoglienza in Italia, attraverso un linguaggio semplice. Lo strumento è pensato per i minori di recente ingresso e può coadiuvare il lavoro degli operatori, ma anche dei tutori volontari, grazie ad un formato fruibile per i ragazzi.
4) Seminari formativi: Sono stati organizzati 3 seminari formativi per operatori delle strutture di accoglienza di MSNA, tutori volontari, assistenti sociali e mediatori culturali con un focus specifico sui principali Paesi di provenienza dei minori accolti in Friuli Venezia Giulia. I seminari si sono svolti a Trieste, Gorizia e Udine, rispettivamente nei mesi di marzo, maggio e settembre. 5) Sportello informativo rivolto a operatori di comunità, tutori e assistenti sociali: Lo sportello, aperto una volta a settimana in locali messi a disposizione dal Tribunale di Trieste, è stato portato avanti in collaborazione coi referenti regionali del progetto FAMI sul monitoraggio della tutela volontaria, coordinato dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.
6) Focus Group con i minori ed i tutori volontari: In questa seconda annualità di progetto abbiamo ritenuto opportuno focalizzarci su una prima valutazione del sistema della tutela volontaria. Allo scopo di raccogliere informazioni sui bisogni specifici e sulle aspettative che i minori hanno rispetto ai tutori volontari, lo staff di progetto ha incontrato i destinatari finali, svolgendo un’attività di analisi dello strumento di tutela loro dedicato. A tal fine, tra marzo e giugno 2019, abbiamo organizzato degli incontri di scambio (focus group) presso 5 centri di accoglienza (2 a Trieste, 2 nella provincia di Udine e 1 a Gorizia) con la partecipazione complessiva di 41 minori, con l’obiettivo di approfondire, secondo il personale punto di vista dei ragazzi, la conoscenza del sistema della tutela volontaria ed individuare le criticità e buone prassi del sistema, da condividere con le istituzioni in incontri/tavoli dedicati. La metodologia elaborata ha permesso ai minori, tramite attività ludiche e di confronto diretto, di raccontare la propria esperienza in Italia, di esprimersi sulla conoscenza della figura del tutore e sui loro bisogni ed aspettative. Sono stati inoltre realizzati 2 focus group con i tutori volontari a Trieste e Udine. Il numero dei tutori volontari in Friuli è ancora sottodimensionato, in particolare dati gli ingenti arrivi dalla Rotta Balcanica, e i bisogni rappresentati dagli stessi molteplici, sia in termini di formazione che di gestione del peso emotivo correlato al delicato ruolo svolto.
7) Workshop in collaborazione con il CNOAS: Nell’ambito del progetto è stato dato supporto alla organizzazione di un workshop in collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali e UNHCR. L’evento, svoltosi a Milano il 3 e il 4 aprile 2019, è stato un’importante opportunità di confronto su metodologie, procedure, buone prassi e criticità nella presa in carico dei minori.
8) Convegno Finale: Il 17 ottobre 2019 si è svolto a Trieste l’evento finale del progetto con l’obiettivo di “fotografare” i trend dei flussi dei minori in viaggio lungo la Rotta Balcanica che entrano in Friuli Venezia Giulia e le attuali misure di protezione in loro favore, ma anche di guardare oltre e far emergere riflessioni, buone prassi e nuove idee per il futuro.

In Sicilia
1) Coordinamento e Advocacy: E’ stata consolidata la rete di enti pubblici e privati coinvolti nella protezione dei MSNA sul territorio siciliano, inclusi i quattro Tribunali per i Minorenni di Catania, Palermo, Caltanissetta e Messina. L’attività è stata svolta in costante coordinamento con UNHCR e UNICEF, il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza della Sicilia e i referenti regionali del progetto FAMI sul monitoraggio della tutela volontaria, coordinato dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.
2) Ascolto dei MSNA e dei neomaggiorenni: Sono stati realizzati 3 incontri a Catania, Messina e Ragusa con MSNA e neomaggiorenni per raccogliere informazioni sui bisogni e i desideri dei minori sui temi dell’integrazione da condividere poi con i tutori volontari, fornendo loro competenze adeguate al sentire e alle richieste dei ragazzi stessi. E’ stata utilizzata una metodologia partecipativa che si basa sui principi di informazione, consensualità e volontarietà e su un approccio child friendly, per la costruzione di uno spazio protetto di ascolto e fiducia.
3) Attività peer-to-peer: L’approccio peer-to-peer (tra pari), per facilitare lo scambio e il dialogo è stato utilizzato tra MSNA e i loro coetanei italiani e tra tutori stessi, ognuno con diversi gradi di esperienza. Peer to peer minori: sono stati organizzati 6 incontri, 2 per ognuna delle tre città coinvolte (Catania, Messina Ragusa), finalizzati allo scambio tra coetanei e alla reciproca conoscenza degli spazi di aggregazione dove ciascun gruppo trascorre il tempo. Peer to peer tutori: Sono stati organizzati 7 incontri volti a stimolare la creazione di relazioni di sostegno e supporto, sia emotivo che pratico. Riteniamo che quella dei peer to peer tra tutori sia stata fra le attività più rilevanti del progetto in Sicilia. Da maggio a ottobre si sono svolti 5 incontri nella città di Catania, nel quadro della sperimentazione prevista dal progetto; a novembre e dicembre sono stati organizzati due incontri su richiesta esplicita dei tutori che avevano partecipato alla sperimentazione per dare continuità all’attività di supporto. L’approccio peer to peer non prevede una metodologia codificata; si è ritenuto opportuno definire una metodologia volta a garantire un confronto ed un supporto tra pari che fosse maggiormente focalizzato su tematiche specifiche relative al ruolo del tutore. Ci si è posti come obiettivo a medio termine quello di portare il gruppo verso l’autonomia, favorendo un’iniziale conduzione per poi prospettare al gruppo la possibilità di alternare gli incontri condotti ad altri organizzati e gestiti dai tutori stessi, con la sola presenza di un osservatore. Abbiamo ritenuto importante e rispondente al bisogno del gruppo affiancare al conduttore -psicologo e psicoterapeuta, con il compito di guida delle dinamiche di gruppo, supporto psicologico e contenimento emozionale – una figura di co-conduttore, con una conoscenza approfondita del tema della tutela e un background di educatore. La co-conduzione ha avuto lo scopo di accompagnare i tutori anche fornendo risposte ad alcuni dubbi sulla gestione del rapporto con le istituzioni, le comunità e il minore. Si è raggiunto così l’obiettivo di un sostegno psicologico, ma anche di un supporto tecnico, più volte richiesto dai tutori. La scelta di inserire nel percorso di sperimentazione un incontro non condotto mira ad avviare il gruppo verso l’autonomia. Ad oggi si è creato un gruppo di partecipanti più consapevole, dotato di strumenti utili alla soluzione dei casi. Numero totale di minori coinvolti: 81; Numero totale di tutori coinvolti: 44.
4) Corsi di aggiornamento: Sono stati organizzati 4 corsi di aggiornamento per tutori volontari con un focus specifico sulle problematiche legate al raggiungimento della maggiore età, alla conversione del permesso di soggiorno, all’acquisizione dell’autonomia e all’integrazione sul territorio. I corsi si sono svolti a Ragusa, Catania, Messina e Trapani. A Marsala abbiamo partecipato ad un corso per nuovi tutori organizzato con il Centro Mediterraneo La Pira.
5) Convegno Finale: Il 6 dicembre 2019 si è svolto a Catania l’evento finale del progetto con l’obiettivo di fare il punto sull’istituto della tutela volontaria in Sicilia, ma anche di guardare oltre e far emergere buone prassi e nuove idee per il futuro.

Visita la pagina dedicata al progetto QUI

XING- Crossing ‘Percorsi di inserimento per giovani migranti’

Fondo: Never Alone (Fondazione Cariplo, Enel cuore Onlus, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Fondazione Monti dei Paschi di Siena, Fondazione con il Sud, Fondazione CFC, Fondazione Peppino Vismara)
Budget CIR: 68.445
Periodo di implementazione: Aprile 2019 – Aprile 2021
Capofila: Programma Integra
Partner: Esserci Cooperativa sociale, Save the Children Italia, Civico Zero, Comune di Torino, Centro Astalli, Cooperativa Prospettiva.
Associati: Comune di Roma, Comune di Catania

Obiettivo del progetto: Facilitare i percorsi di inclusione socio-lavorativa di minori stranieri non accompagnati (MSNA) e neo-maggiorenni (17-21 anni) accolti a Roma, Torino e Catania attraverso un sistema multidimensionale di presa in carico dei MSNA e neo-maggiorenni, che si integra con i sistemi di accoglienza già attivi sui territori.

Ruolo del CIR: Collaborare nella costruzione di percorsi di integrazione sociale attraverso lo sviluppo di azioni di orientamento socio-professionale (bilancio delle competenze e carrier plan), coaching, orientamento all’abitare e grazie alla realizzazione di 10 esperienze di co-housing

Risultati raggiunti: Abbiamo orientato al lavoro 10 persone sul comune di Roma, realizzato 3 incontri sul Comune di Catania propedeutici all’attivazione del percorso di coaching per 10 utenti, svolto azioni i orientamento abitativo per 8 ragazzi nei Comune di Roma e Catania attivando 5 esperienze di co-housing.